Perché i campionati di calcio nazionali rimangono importanti come quelli internazionali nel 2021?

La grande altalena dei risultati sportivi, che tanto ha dato ai colori italiani nel corso dell'anno, fotografa una situazione che è assolutamente indiscutibile: gli italiani amano lo sport, in ogni sua accezione. Amano praticarlo e amano guardarlo - e tra tutti gli sport, ne amano uno in particolare: il calcio.

Il calcio come fenomeno di costume

I dati pubblicati dagli organismi di promozione sportiva ci restituiscono un ambiente letteralmente pieno di calcio. In Italia ci sono oltre un milione di tesserati sportivi che praticano il calcio: un numero davvero incredibile se consideriamo che gli italiani sono 60 milioni in tutto.

Piede del robot in fiamme
E se usciamo dal mondo del calcio giocato, e ci avviciniamo a quello guardato e "tifato", ci accorgiamo che il trend si conferma. Nel 2018 ci sono stati 16 milioni di spettatori in totale alle partite di calcio in Italia, e si calcola che oltre 33 milioni di persone abbiano comunque assistito alle competizioni sportive attraverso TV e video.

Anche il mondo delle scommesse live online, tradizionalmente basato sul calcio, almeno in Italia e in larga parte d'Europa, dimostra questa tendenza: il giro di affari dei betting center nel corso dell'ultimo anno è cresciuto di oltre il 38%, arrivando a sfiorare il traguardo del miliardo di Euro per la prima volta nella storia.

Competizioni nazionali e internazionali

Di fronte a numeri così roboanti, si capisce immediatamente che esiste un legame fortissimo fra il Signor Rossi e il calcio, a ogni livello - che spesso passa attraverso le competizioni più amatoriali. Nonostante i grandi tornei di respiro internazionale diano prestigio alle squadre - oltre a fornire loro eccellenti opportunità di guadagno attraverso i diritti di immagine - sappiamo benissimo che queste competizioni sono aperte solo alle squadre più forti della nazione.

Ad esempio, i tornei di club d'Europa, come la Champions League e l'Europa League, hanno sette posti per le squadre italiane. La serie A è composta da 20 squadre, e la serie B da 25: in totale ci sono 45 squadre, senza considerare tutte le altre leghe che raggruppano le formazioni di serie minori, ma che compongono lo "zoccolo duro" del calcio italiano.

Ci sono "piccole" realtà di grandissima tradizione, che pur militando oggi nelle serie minori muovono delle quantità di pubblico che spesso rivaleggiano con le "grandi", con uno spirito sportivo acceso e sanguigno che conferma l'attaccamento ai propri colori - anche se questi si sfidano in sfide regionali e a volte provinciali, quando non comunali.

Il calcio nostrano e i nostri sogni

Questo grande radicamento a tutti i livelli è confermato dai dati della FIGC. l numero delle squadre tesserate alla Lega è di ben 65.000, secondo i dati dell'organizzazione, che si affrontano in oltre 600.000 partite annue nelle diverse serie, da quelle professionali agli amatori, e controllate da uno stuolo di ben 31.000 arbitri e guardalinee.

Insomma: un tessuto molto importante, che fa sì che il mondo del calcio nostrano, sebbene attento alle performance dei marcatori della serie A e delle nostre squadre in Europa e nel mondo, abbia sempre un occhio di riguardo per le competizioni locali. Non fosse altro perché tutti hanno giocato a calcio, oppure avuto un parente o un amico che gioca o ha giocato in una squadra "importante", e per le ragioni più diverse, non è riuscito ad arrivare a essere il nuovo Messi o Ronaldo.

E questo senso di relazione, che ci avvicina alle sommità stellari del calcio internazionale, ci permette in fondo di sognare un po', e ci fa senire più vicini a quell'atmosfera magica che si respira in un campo, pronti a giocare al "gioco più bello del mondo" incitati da decine di migliaia di persone che assistono dagli spalti dello stadio alle nostre performance.