Che fine hanno fatto i giocatori del Leeds United del 2001?
Oggi il Leeds United è una squadra che ha alternato stagioni tra la EFL Championship e la Premier League, cercando di stabilizzarsi nuovamente nella massima serie del calcio inglese. Curiosamente, questa è più o meno la sintesi della storia del club in scala ridotta, dato che i Whites hanno vinto ogni titolo importante in Inghilterra, ma hanno anche vissuto periodi in seconda e persino in terza divisione. Il Leeds ha avuto momenti di grande rendimento anche in Europa, vincendo due volte la Coppa delle Fiere e raggiungendo la finale sia della Coppa dei Campioni che della Coppa delle Coppe negli anni '70.
Nigel Martyn
Il portiere Nigel Martyn iniziò la sua carriera calcistica a livello dilettantistico, alternandola con un lavoro in fabbrica, ma salì gradualmente di livello fino ad arrivare in First Division (antesignana della Premier League), prima con il Crystal Palace e poi, nel 1996, con il Leeds. Rimase al club fino al 2003, titolare in quasi tutte le partite. Con l'Inghilterra collezionò 23 presenze. Dopo il ritiro dall'Everton, svolse per un breve periodo il ruolo di allenatore dei portieri al Bradford City, per poi lasciare definitivamente il mondo del calcio.Paul Robinson
Robinson entrò nell'academy del Leeds United nel 1996, proprio quando Martyn firmava per la prima squadra. Debuttò tra i professionisti nel 1998 e rimase fino al 2004, giocando per lo più come riserva, anche se riuscì a imporsi da titolare nelle ultime due stagioni con i Whites, periodo in cui debuttò anche con l'Inghilterra. In seguito ebbe una buona carriera in Premier League con Tottenham e Blackburn Rovers, diventando portiere titolare della nazionale inglese tra il 2005 e il 2007 con 41 presenze. Si ritirò al Burnley.Ian Harte
L'irlandese Ian Harte è un altro prodotto del vivaio del Leeds e rimase in prima squadra fino al 2004, disputando nove stagioni e affermandosi come titolare e come uno dei migliori terzini sinistri d'Europa all'inizio del nuovo millennio. La sua abilità nel segnare con tiri dalla distanza e calci di punizione lo rese famoso a livello internazionale. Dopo l'addio al Leeds ebbe una carriera discontinua, segnata anche da infortuni, con esperienze a Levante in Spagna, Sunderland, Carlisle United e Reading, tra le altre. Dopo il ritiro, ha intrapreso la carriera di agente calcistico.Jonathan Woodgate
Un altro giocatore cresciuto nell'academy e affermatosi come uno dei difensori centrali più promettenti d'Europa nei primi anni 2000 fu Jonathan Woodgate. Nel 2003 passò al Newcastle a causa delle difficoltà finanziarie del Leeds e un anno dopo firmò per il Real Madrid. In Spagna non riuscì ad ambientarsi e tornò in Inghilterra al Middlesbrough, club a cui è molto legato. Successivamente giocò per Tottenham Hotspur e Stoke City, per poi ritirarsi al Boro. Si è dedicato alla carriera di allenatore, lavorando per Bournemouth e Middlesbrough, dove attualmente è nel team tecnico della prima squadra.
Rio Ferdinand qui al Queens Park Rangers
Rio Ferdinand
Nel 2000 Rio Ferdinand firmò con il Leeds proveniente dal West Ham per circa 22 milioni di euro, diventando così il difensore più costoso della storia in quel momento, record che avrebbe battuto lui stesso pochi anni dopo trasferendosi al Manchester United. Con i Red Devils si affermò come uno dei migliori difensori centrali del mondo, vincendo 14 titoli maggiori, tra cui la UEFA Champions League. Si ritirò al Queens Park Rangers, dove giocò poco, e iniziò una carriera varia che include musica, cinema, televisione e social media.Olivier Dacourt
Il francese Olivier Dacourt arrivò al Leeds nel 2000 dal Lens, in patria, e con i Whites cominciò a ricevere convocazioni con la nazionale francese, con la quale vinse due Confederations Cup. Nel 2003 si trasferì in Italia, prima alla Roma e poi all'Inter, vincendo due volte la Serie A con il club nerazzurro. Dopo brevi esperienze con il Fulham e lo Standard Liegi in Belgio, si ritirò.Lee Bowyer
Lee Bowyer arrivò dal Charlton nel 1996 e visse una carriera di sei anni e mezzo molto importante al Leeds. Nel 2003 giocò brevemente con il West Ham per poi trasferirsi a parametro zero al Newcastle, dove trascorse tre anni ed è ricordato per uno degli episodi più incredibili della storia della Premier League, la rissa con il compagno Kieron Dyer. In seguito giocò ancora con West Ham, Birmingham City e Ipswich prima del ritiro. Ha intrapreso anche la carriera da allenatore, guidando Charlton, Birmingham City e la nazionale di Montserrat.Harry Kewell
L'australiano Harry Kewell entrò nell'academy del Leeds a 15 anni, debuttando tra i professionisti a 17 nel 1996 e diventando presto la stella della squadra. Nel 2003 il club fu costretto a venderlo per difficoltà economiche e firmò per il Liverpool, rifiutando offerte da Manchester United, Arsenal e Barcellona, essendo tifoso dei Reds fin da bambino. Fece parte della squadra che vinse la Champions League nel 2005 con la storica rimonta a Istanbul contro il Milan. Dopo cinque anni con il Liverpool, giocò con Galatasaray, Melbourne Victory e Al-Gharafa, prima di chiudere la carriera in patria con il Melbourne Heart. Ha lavorato anche come allenatore, in Inghilterra e in Giappone.Mark Viduka
Nel 2000 un altro australiano, Mark Viduka, firmò per il Leeds dopo esperienze di successo in Australia, Croazia e Scozia. Si affermò come un attaccante tecnico con grande capacità realizzativa. Nel 2004 passò al Middlesbrough, dove continuò a rendere bene, prima di concludere la carriera al Newcastle United. È il giocatore australiano con più gol in UEFA Champions League.Alan Smith
Un altro talento uscito dall'academy del Leeds è Alan Smith, che trascorse sei stagioni in prima squadra, giocando come attaccante o ala destra. Nel 2004 firmò per il Manchester United, dove Sir Alex Ferguson lo trasformò in centrocampista, ruolo che mantenne fino a fine carriera. Il suo passaggio ai Red Devils (club contro cui aveva dichiarato che non avrebbe mai giocato da giovane) servì ad evitare l'amministrazione controllata per il Leeds. Tre anni dopo continuò la carriera con Newcastle, MK Dons e Notts County, dove divenne giocatore-allenatore. Con l'Inghilterra collezionò 19 presenze.
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Robbie Keane durante i suoi anni nei LA Galaxy